27 dicembre 2013

Giornalismo tossico

Parto da un brevissimo scambio di battute su twitter a proposito dell'interpretazione che i media mainstream hanno dato e stanno dando degli eventi intorno al 9 dicembre, e mi prendo un po' più di spazio per spiegarmi più charamente.
Indipendentemente dal giudizio che si da di quella protesta (nel mio caso, per essere chiari, negativo), sicuramente quel che dice @ZeroFanzine è vero, nel senso che i media hanno attribuito ai forconi tutto quello che è avvenuto in quei giorni, restando all'ambito torinese, che è quello che conosco meglio, persino la manifestazione dei rifugiati che occupano il MOI che all'ennesima insistenza sono finalmente riusciti a farsi riconoscere la residenza nel comune di Torino. Manifestazione che, come si vede qui (e come era facile immaginare), ha tutt'altra origine.
La domanda però per me è un altra: davvero dobbiamo interessarci di quello che i media mainstream dicono del movimento? Io non credo. Senza nemmeno discutere della loro buonafede, sembrano davvero ormai incapaci di percepire correttamente la realtà. In un incontro di presentazione di Nemico pubblico, WuMing1 diceva che ormai pare si possa dare un secondo significato all'espressione "narrazioni tossiche", usandola anche per paragonare il rapporto del giornalista con la notizia alterata a quello di un tossicodipendente nei riguardi della sostanza che assume, la sua necessità di alterare ogni volta di più la notizia per seguire quell'andamento di crescita esponenziale che il "turboliberismo" sembra pretendere da ogni prodotto che si voglia appetibile.
E allora, ancor più se i fatti sono percepiti (o resi) non correttamente non per una scelta, ma per un'incapacità, che senso ha preoccuparsi di come ci rappresenteranno questi media? Quello che diranno è deciso a priori (da una scelta o da un ancora più inevitabile meccanismo inconscio), e una volta scelto cosa dire un pretesto per dirlo lo si trova sempre. Io credo che usare questi media per capire se stiamo agendo bene sia dannoso, usarli per argomentare pro o contro qualcosa scorretto, insomma, penso dovrebbero sparire del tutto dal nostro discorso.