16 gennaio 2012

Esche e pesci

Da qualche giorno un pescatore ha individuato uno stagno che ritiene pescoso, e sta gettandovi esche con una continuità notevole. A titolo di esempio analizzerei il suo ultimo lancio. Per chiarezza, lo stagno in questione è il tag #notav di twitter, e il pescatore @RTravan (secondo il suo profilo twitter "giornalista professionista, La Stampa")

#Valsusa/Nilo Durbiano, sindaco #notav di Venaus, dopo un passato in rosso (prima Psi, poi Pd) passa ai Verdi. Prossima tappa azzurra?

A leggerlo così viene subito da ridere perchè:
1) @Rtravan usa l'aggettivo 'Rosso'riferito al PSI di Craxi (e pensare che il defunto Bettino ci teneva tanto a specificare che loro non erano rossi ma rosa, come il garofano del loro simbolo)
2) Nilo Durbiano nel 2006 (anno della sua prima elezione a sindaco di Venaus nella "Lista Civica Impegno per Venaus") faceva già parte dei verdi, quindi il suo è al massimo un ritorno.
3) Una traiettoria PSI-PD-Verdi tende inequivocabilmente (anche se molto lentamente) verso sinistra, ipotizzarne uno sbocco in azzurro (cioè PDL, cioè destra) appare curioso e poco giustificato.

Insomma, è del tutto evidente che questo, come il precedente tweet sulla non presa di posizione di Alberto Perino sul referendum sulla caccia non è altro che un tentativo di creare dall'esterno (o simulare l'esistenza di) divisioni nel movimento.
Tentativo stupido? Destinato al fallimento? Può darsi, ma in internet, e ancor più su twitter, molti vanno di fretta, e intorbidare le acque è più facile che altrove. Per restare sulla metafora del pescatore direi che il nostro pescatore sta 'pasturando'.
Quindi occhio a quando attaccato alle esche comparirà anche l'amo.

25 commenti:

  1. Nessun pescatore, né esche, né ami. Solo notizie.
    1)Durbiano ha sempre militato nella "corrente rossa" del Psi Valsusa;
    2)Da anni era tesserato Pd;
    3)Non sono pochi i politici già transitati dai Verdi (e dal Psi) al Pdl.
    Le divisioni nel movimento No Tav esistono da sempre ma penso siano una importante ricchezza: temerle e demonizzare chi ne parla denota invece grande debolezza. Il dibattito durato qualche giorno sull'opportunità di far aderire il movimento No Tav al referendum contro la caccia ne è la riprova. Mi sono unicamente limitato a sottolineare una piccola incongruenza: Perino che manifesta contro i danni all'avifauna provocati dalla Torino-Lione schierato con Lav e Cinquestelle; Perino che un mese dopo dice: "Siamo un movimento, non un partito: tra noi anche molti cacciatori". No Tav movimento o partito fra i partiti? Leggere in queste (e altre sottolineature) il tentativo di spaccare il movimento è veramente esagerato.
    Roberto Travan

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    1. Le notizie non sono mai oggettive. A parte le forzature come il 'Rosso', anche quando sono totalmente vere anche solo scegliendo cosa dire e cosa no si fa una selta il cui risultato non può essere imparziale. La scelta dei termini poi, specie in 140 caratteri è fondamentale, per esempio se lei scrive

      @lega_avigliana @gabrieligsenza Curiosamente al tavolo della Tav siedono personaggi che 20 anni fa hanno "contrattato" l'autostrada #notav

      quel che si capisce è che queste persone si siano trovate daccordo sulle conclusioni, mentre invece, sicuramente per la Dosio e Cavargna, ma credo per tutti e quattro, si sono semplicemente trovati ad essere minoranza e quindi impossibilitati a impedire quello che ritenevano un errore.
      Sembra strano dirlo ad un giornalista professionista, ma le parole "sono frecce infuocate" (cit. Samuele Bersani), nei suoi tweet queste frecce puntano nella direzione che ho indicato.
      Se le abbia indirizzate così o le siano scappate di mano ovviamente solo lei lo sa, noialtri possiamo solo ipotizzare, in maniera coerente con i fatti (in questo caso i tweet).

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    2. Se le notizie, come lei dice, non sono mai oggettive, diventa difficile intavolare qualsiasi discorso. E' un fatto che quelle persone sedessero con Froio al tavolo che "trattò" l'autostrada del Frejus. E' pure un fatto che da quella trattativa scaturirono le varianti da 1000 miliardi di lire che permisero la costruzione dell'autostrada. E' pure un fatto che grazie a quel tavolo nacque la variante della Prapuntin che evitò a Bussoleno che l'autostrada passasse in un trincerone. Ma è anche un fatto che vennero costruite anche opere faraoniche e inutili: penso al complesso di gallerie di ventilazione volute dagli ambientalisti scavate nella roccia a Cells, da anni in disuso: non causarono alcun problema alle falde dell'acqua? Quelle rocce non contenevato uranio o amianto? Sempre a proposito di autostrada del Frejus, consiglio il video della delegazione ricevuta da Prodi perché c'è un passaggio che chiarisce molto circa il silenzio (e la disponibilità) del movimento nei confronti dell'A32 che presto raddoppierà il tunnel

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    3. In commenti brevi come questi (o ancor più i tweet) accostare due proposizione suggerisce un nesso causale tra di esse, così il suo commento precedente sembra dire che tra la presenza di quelle persone e l'approvazione di quelle varianti ci sia un legame. E' questo che vuole dire?
      Altra questione: perchè un movimento che si occupa di un problema deve per forza avere una posizione comune su ogni aspetto della vita pubblica? A me sembra come dire che per stare nello stesso partito bisogna tifare per la stessa squadra di calcio, o avere il conto nella stessa banca...

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  2. Queste non sono solo notizie, sono millantature belle e buone. Lungi da me difendere il sindaco (che non conosco) e le sue scelte di appartenenza, ma alludere a certi trasformismi senza alcuna base è semplicemente assurdo. Al PDL sono transitati politici da tutti gli schieramenti; se il sindaco avesse voluto approdare alla corte (in declino...) di Berlusconi lo avrebbe fatto direttamente, no? Che senso ha spostarsi a sinistra per poi saltare a destra? Questo sì che è complottismo bell'e buono. Tutto ciò è veramente penoso.
    Il tuo discorso, caro Travan, non segue nessun filo logico. Perché il movimento No Tav sarebbe "partito tra i partiti"? Insomma, voi tirate per la giacchetta, cercate in tutti i modi di trascinare il dibattito su temi che non c'entrano nulla con la TAV (come la caccia), Perino intelligentemente rifiuta di esprimersi su cose che non competono al movimento, e tu lo accusi proprio di essere ciò che si rifiuta di essere? Che senso ha? E' semplicemente ridicolo.

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    1. Non posso che riconfermarti le cose che ho scritto. Aggiungo che il movimento da anni in Valsusa è un "partito": è quello che ha garantito fino ad ora la maggioranza in Comunità montana al presidente Sandro Plano. E' il partito (si chiamano in realtà: Indipendenti) che ha messo nel consiglio di amministrazione di Acsel Luigi Casel. Aggiungo che in tutto questo non ci trovo assolutamente nulla di male, e sono anzi convinto che alle prossime politiche Perino potrebbe diventare il candidato di punta dei 5Stelle. Porcellum permettendo, ovviamente

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  3. Che strano, la pagina è riapparsa. Forse c'era qualche risposta troppo sconveniente per RobertoG?

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  4. La pagina non è affatto riaparsa, continua a presentare il problema precedente, da firefox con javascript abilitati non va, con CHrome sto verificando che funziona.
    In ogni caso nulla è stato cancellato, se c'era qualcosa di scomodo prima c'è ancora.
    Nel caso l'Anonimo dei due commenti sia la stessa persona lo pregherei di non postare più volte lo stesso concetto, è un po' come urlare per impedire agli altri di parlare, ultimamente si usa molto ma non è educato

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  5. @uomoinpolvere ha creato uno storify sullo scambio di tweet con @RTravan e su alcuni altri suoi interventi. Lo trovate qui

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  6. Travan,
    il tuo primo tweet della storia è stato "Il raddoppio del tunnel del Frejus lascia indifferenti i No Tav. Eppure sono in ballo salute, ambiente, compensazioni. Come mai?" Vecchio segugio, che piglio, chissà cosa avranno da nascondere questi no tav a proposito del raddoppio, e che scansafatiche, stanno al freddo in clarea per salvaguardare "salute e ambiente" (e tu lo sai, dato che spesso stai dall'altra parte del filo spinato), ma mai che vadano a bardonecchia, chessò io, a contestare castelli.
    E da qui in avanti è stato un continuo di insinuazioni ai danni di esponenti del movimento no tav.
    L'apice l'hai toccato qui: "Caccia, #notav spaccati/Perino contrario: "Argomento su cui non possiamo esprimerci xché nostro movimento è popolare e trasversale"#valsusa". Si trattava di un paio di mail su una lista del movimento, a proposito del referendum sulla caccia, ma le parole, Roberto, le parole sono importanti. "no-tav spaccati"? addirittura? Per due mail? Questi sono i fatti e le notizie che ti fregi di dare? Mi vuoi far credere che no tav spaccati sia l'oggettiva interpretazione di quello che hai letto su quella mailing list? O non è piuttosto una forzatura, un modo di giocare con i fatti e con le parole?
    E sempre giocando con le parole arrivi a dire vere e proprie falsità come "Perino/Contro la tav per difendere avi-fauna #valsusa ma non a favore referendum abolizione caccia: "Nel movimento molti cacciatori" #notav", nelle mail che hai sbirciato si dice altro, nessuno si è espresso "non a favore del referendum" ma semmai contro una presa di posizione del movimento no tav a tal proposito, questo tweet non è solo insinuante ma è proprio una bugia.
    E oggi addirittura, in quanto giornalista professioniste de La Stampa, arrivi a dare consigli politici al sindaco di Venaus, dopo avergli ipotizzato un futuro a destra: "Durbiano resti allora nel Pd a combattere la Tav, come ha fatto con coerenza fino ad ora." Ora, capisco che parli con cognizione di causa, sei stato assessore in un comune della bassa valle e tanti ricordano il tuo piano regolatore, ma non ti sembra di esagerare e farti prendere la mano nel tuo analizzare i fatti?
    E' vero come dici tu che "parlare dei problemi della Valsusa (o della Tav) non significa essere nemici o infami, anzi", però bisognerebbe anche avere la coerenza di essere conseguenti con le proprie idee, senza troppi infingimenti. E non ascoltare il tuo collega Massimo, non c'è nessun picchiatore da queste parti, ma neanche gente da prendere con facilità per il naso.

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    1. Non vedo tutti questi danni anche perché non si tratta di mie affermazioni ma di dichiarazioni rilasciate da esponenti No Tav (tra tutte cito quella dello stimatissimo Cavargna che ho avuto il piacere di conoscere in Clarea fuori dalle reti: lui potrà confermartelo).

      Per quanto riguarda l'argomento caccia e referendum su Twitter ho allegato l'articolo che mi sembra racconti con chiarezza quello che è accaduto. Una domanda: perché l'idea che il movimento possa anche momentaneamente dividersi nella discussione vi preoccupa così tanto?

      Nessun consiglio a Durbiano (persona di grande esperienza), nè alcun invito a rimanere nel Pd: il passaggio sulla coerenza era in risposta a un post precedente che richiamava però quell'aspetto (puoi rileggerli entrambi).

      Sei sicuro che mi sia fatto prendere la mano nell'analizzare i fatti? Non penso. O forse il problema è che in Valle non si vogliono prendere in considerazione altri problemi (inquinamento, speculazione edilizia, desertificazione industriale per citarne alcuni). Che non sono necessariamente più importanti della Tav, ma altrettanto sentiti. Temi che ho affrontato in altre inchieste che sarò ben lieto di raccontarti.

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    2. Rispondo solo alla domanda chè sono di corsa, sul resto tornerò.
      Questa non è mai stata una preoccupazione del movimento, e tu lo sai bene; quella della eterogeneità e delle diversità di opinioni è sempre stata vissuta come una risorsa. Questo, a mio parere, perchè la ragion d'essere del movimento è ben definita e gli scopi chiari, quindi è sempre possibile trovare una convergenza. E poi perchè nella pratica le diversità si sono rivelate una risorsa.
      La domanda è da rovesciare: perchè media, nella fattispecie tu, e proponenti l'opera cercano in continuazione spaccature anche laddove non ci sono? Il tuo caso sul referendum è davvero emblematico di questa volontà di trovare divisioni. E non è la prima volta che imposti i tuoi articoli in questo modo.

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    3. Ho scritto decine di articoli sulla Tav. Tre quelli che parlano di divisioni nel movimento. Mi piacerebbe parlarne direttamente, se lo ritieni.

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  7. Accipicchia che lavorone!La premessa è però falsa perché io alle tre domande di Gastaldo ho risposto citando fatti concreti. Il resto è la solita brodaglia di insulti e allusioni che con il movimento No Tav non hanno nulla a che vedere. A partire dal fatto che "Uomo in polvere" non ha nemmeno il coraggio di firmarsi con nome e cognome. Buona pesca, buona fortuna.

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    1. La risposta alle mie tre obiezioni non l'ho vista. C'è una parziale risposta ad una delle tre che in realtà ribadisce quanto detto nel tweet senza spiegare perchè si sia scelto di non citare la passata appartenenza ai verdi, o di categorizzare il PSI come 'rosso', o di spiegare perchè si suppone che una traiettoria verso sinistra possa avere uno sbocco a destra (quest'ultimo punto in questo momento mi richiama alla memoria le previsioni di traffico sulla Torino-Lyon, curve dei dati reali verso il basso, previsioni verso l'alto, ma si tratta sicuramente di una pura coincidenza).
      In ogni caso nello storify i suoi tweet sono riportati integralmente, può decidere il lettore se spieghino o meno.
      Quanto all'uso di nickname, usarlo come argomento contro mi sembra poco serio, confonderlo con l'anonimato è un clamoroso errore. Uomoinpolvere ha un account twitter, un tumblr, una mail, ognuno di questi è sufficiente in caso di controversia legale per risalire al suo nome, quindi non è anonimo, usa uno pseudonimo, il che è molto diverso.

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    2. La risposta ai tre punti è in cima al blog.

      "Nessun pescatore, né esche, né ami. Solo notizie.
      1)Durbiano ha sempre militato nella "corrente rossa" del Psi Valsusa;
      2)Da anni era tesserato Pd;
      3)Non sono pochi i politici già transitati dai Verdi (e dal Psi) al Pdl"

      Ai primi due punti ho risposto con dei fatti, che ti piacciano o meno (anche se non ne comprendo la gravità: mica ho detto che Durbiano è un malfattore)
      Il terzo era chiaramente un personalissimo quesito: è ancora possibile parlare liberamente in Valsusa o è necessario sottostare alla censura del movimento?

      Mi sfugge poi la necessità di dover ricorrere a pseudonimi: non è meglio dialogare alla luce del sole?

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  8. prenidamo le risposte una per una
    1) E' quello per cui parlavo di mezza risposta, corrente rossa è una definizione su cui volevo documentarmi non avendola mai sentita prima, ma in ogni caso prevale il colore della corrente o quello del partito? Però ammetto che ci può anche stare
    2) Dov'è che io avrei detto che non è stato nel PD o che c'è stato per poco? O meglio, visto che non l'ho detto, in che modo questo punto risponde a una delle mie obiezioni?
    3) Quindi siccome un certo numero di persone è passato da un partito ad un altro anche lui sta per farlo. Da questo posso dedurre che visto che un certo numero di ministri si è dovuto dimettere perchè ha ricevuto beni e servizi 'a propria insaputa' la stessa cosa stia per succedere a Monti? O a Profumo? Mi sembrerebbe un'ipotesi abbastanza azzardata.
    In sostanza, non mi sembra che questi punti siano una risposta, se non forse per il primo.

    Sugli pseudonimi, una necessità non la vedo (infatti non uso psudonimi), però non vedo perchè no. Una volta, da bambino, non mi ricordo in seguito a che fatto, mia nonna mi ammonì che "ci vuole un motivo per non credere in Dio", mi sembra tanto vero quanto che ci voglia un motivo per voler usare uno pseudonimo. Per altro quando lo pseudonimo risulta essere più noto del nome in Italia è anche tutelato dalla legge. Tutto questo senza citare la quantità di nobili precursori di questa pratica, da Voltaire a Dylan ed oltre in ogni direzione.

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  9. Quasi dimenticavo il punto più importante: "è ancora possibile parlare liberamente in Valsusa o è necessario sottostare alla censura del movimento?"
    Da questa parte sta discutendo Roberto Gastaldo (e a tratti uomoinpolvere), non il movimento. Di là io pensavo ci fosse Roberto Travan e non "la Stampa" o altri, sbagliavo? Se non sbagliavo, perchè pensavi di essere solo contro una moltitudine?

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  10. Un nome che non conosceva nessuno domani sarà famoso quanto il suo mentore...
    peccato, un'occasione persa per ignorare personaggi in cerca di visibilità (immagino nel loro tempo libero... ...o forse no?)

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    1. "Per antonomasia il termine mentore significa oggi nel linguaggio comune consigliere fidato, guida saggia, precettore." (cit. wikipedia)
      Immaginando di essere io il 'nome che non conosceva nessuno' cui si riferisce non capisco chi possa essere il 'consigliere fidato, guida saggia, precettore'. Daltronde, supponendo che sia lo stesso anonimo di prima, non mi pare che scriva per essere capito.

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  11. E' strano.
    Ho sempre ritenuto Numa poco credibile.
    Al contrario di Travan il quale, oltre a raccontare cosa vede e a scavare nei problemi veri è anche capace di brani più leggeri (vedi pezzo di venerdì sulla caccia).
    Ultimamente lo leggo anche su twitter ed è così che sono finito in questo... come chiamarlo, processo ad un twit? E mi viene da tifare per Numa.
    Ora capisco che quelle che ho sempre letto come provocazioni non sono altro che umane conseguenze di un mancato dialogo. Di un impossibile dialogo.

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  12. Tifare per Numa? Non vedo cosa centri, in questo post il suo commento è il primo che lo cita.

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  13. Chiunque sia su T da almeno un mese sa chi sono questi soggetti. Si fa una risata, scuote la testa e passa oltre.

    Se fosse il MIO blog i loro commenti non troverebbero alcuna ospitalità.

    Lascia che spendano i loro soldi per pubblicare i loro deliri, come il caro esposito, che dopo aver cacciato la grana per quel bel manifesto in stile Goebbels è stato ripagato con una notte di fuoco contro il suo partito che ha raggiunto esponenzialmente più gente dei suoi manifesti.

    Loro te lo danno spazio sul loro giornalaccio?

    Perchè ne dai tu a loro gratis?

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