2 gennaio 2012

Le idi di marzo

Venerdì sera sono andato a vedere il nuovo film di George Clooney. L'ho trovato bello, e durissimo. Credo sia, tra tutti gli 'oggetti di comunicazione' con diffusione paragonabile, la più dura critica del mondo politico che abbia visto (ma anche del mondo della finanza, visto Clooney stesso ha detto "Avrei potuto ambientarlo anche a Wall Street"). I discorsi fortissimi del candidato presidente sembrano essere un chiaro riferimento ad Obama, ma il film non da mai l'idea di parlare solo di una persona o di un partito, anche se è ambientato all'interno delle primarie dei democratici.
Insomma, non voglio rovinare la visione, ma il film è un'ecatombe morale da cui non si salva nessuno, perchè il sistema (politico o economico) garantisce che nessuno che moralmente si possa salvare riesca ad arrivare ad un ruolo di un qualche rilievo, la tesi di fondo sembra essere che il sistema non è più riformabile. I che implicherebbe ovviamente che debba essere abbattuto, chissà se era intenzione di Clooney dire questo.

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