26 settembre 2012

Bavagli

Maria Dolores Cospedal, segretario del partito ppolare spagnolo, spagnolo, commentando la manifestazione di ieri a Madrid ha dichiarato che si trattava di “un tentativo di mettere un bavaglio alla società spagnola”, paragonandolo al tentativo di golpe militare del 23 febbraio 1981, in cui la 'guardia civil' entrò in armi nel parlamento.
La mancanza di senso del ridicolo della Cospedal, che non rileva l'incoerenza del fatto che quei corpi che nell'81 assaltavano il parlamento ora malmenano cittadini disarmati agli ordini del governo del suo partito, è evidente e ha l'effetto di evidenziare il trucco retorico. Che non è solo suo, ma anzi è così usato da poter dire che sia di moda.
La Cospedal cerca di forzare un pargone assurdo (un assalto di un numero limitato di golpisti armati paragonato ad una manifestazione di molte migliaia di cittadini disarmati) per dipingere i dimostranti come il male e, come 'necessaria' conseguenza, se stessa, il suo partito ed il parlamento come il bene.
Il potere sa di essere delegittimato al punto di non provare nemmeno ad qualificarsi come sensato, o ragionevole, o intelligente, il suo unico tentativo di legittimazione è ormai quello di costruire l'immagine di un nemico perfettamente malvagio e potenzialmente esiziale per tutta la società, e di puntare sul vecchio adagio 'il nemico del mio nemico è mio amico' (peraltro anch'esso un evidente falso retorico) per estorcere un poco convinto appoggio. Per fortuna i governanti non paiono eccellere nemmeno nella retorica, e evidenti scivoloni come quello della Cospedal aiutano a svelare i loro trucchetti, più o meno uguali ad ogni latitudine (e longitudine).

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